I classificati: Matilde Darisi, Filippo Casillo, Silvia Pidi e Alessandro Bologna

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Matilde Darisi, Filippo Casillo, Silvia Pidi, Alessandro Bologna – VB – Prospettive di prorompenza

Novecentopiùcento, Prospettive di Prorompenza. Per il concorso “Novecentopiùcento”, il comune di Milano ha chiesto ad architetti e ingegneri professionisti di progettare l’ampliamento del museo del ‘900 in piazza Duomo annettendo la struttura del secondo Arengario tramite un collegamento aereo.
Sebbene non partecipiamo realmente, vi presentiamo la nostra proposta per il concorso Novecentopiùcento: reazione più 4 tavole A3, realizzate come da richiesta per la prima fase del concorso.Si tratta di un intervento di grandissima importanza che ci vede coinvolti in prima persona per immaginare, oltre al futuro della piazza più importante della nostra città, il futuro dell’arte e dell’architettura in generale: il concorso Novecentopiùcento è stato spunto di riflessione per noi per capire da dove veniamo e soprattutto quale dovrebbe essere la nostra strada futura.
La nostra proposta, Prospettive di Prorompenza interpreta proprio questo pensiero dando vita a un nuovo museo e una nuova città che tiene bene in conto e rispetta il nostro passato per proporre però, netto e riconoscibile, il nostro slancio verso il futuro.


II classificati (ex aequo): Silvia Pidi e Filippo Casillo

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Silvia Pidi – VB – E-Scooter X Vespa


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Filippo Casillo – VB – Piscina Mirabilis. A Hanghing Garden in Bacoli

Se è vero che il patrimonio storico-culturale italiano è uno dei più vasti al mondo, è altrettanto vero che, proprio per la sua grandezza, molti reperti passano spesso inosservati e sono trascurati, sconosciuti e talvolta, addirittura, completamente abbandonati e alla rovina.
È il caso della ‘Piscina Mirabilis’: una cisterna romana di età Augustea scavata nel tufo per fornire acqua potabile all’esercito romano nel golfo di Napoli.
Con questo progetto, per il concorso di Reuse-Italy “”Save the Roman Ruin””, presento la mia proposta per dare una nuova vita al complesso storico. Sia con uno sguardo alla socialità, per rilanciare il luogo e creare un centro di ritrovo per la comunità del posto, sia come un polo d’importanza per i turisti in visita nella città metropolitana di Napoli.

La tavola era richiesta in lingua inglese ma per spiegare al meglio il progetto fornisco anche la traduzione in italiano.

Pietra Viva – Living Stone

La riqualificazione della Piscina Mirabilis si esprime in due parti:
la prima è il percorso museale all’interno della cisterna e la seconda è il complesso dei servizi fuori dalla cisterna. Entrambi sono incentrati sul concetto di restituire vivibilità alla costruzione romana. L’idea progettuale è quella di creare un nuovo tipo di ambiente, ottenuto ibridando gli spazi e i servizi di un museo con un luogo di ritrovo comune e quasi sacro in Italia: la piazza.
Tutt’intorno, sopra e dentro una cisterna romana di duemila anni.
L’intento progettuale è quello di creare un nuovo punto di incontro per la comunità, in un monumento apparentemente dimenticato dell’antichità romana. Dandogli una nuova vita ma senza distruggere la sua delicata natura. Infatti, visitando il sito all’interno, è chiaro che sembra di entrare in un luogo magico. Simile a una grotta ma creata dall’uomo. Un luogo allo stesso tempo naturale e artificiale.
Ciò che rende possibile tutto questo è la pietra utilizzata per la costruzione: il tufo.
Il tufo è una pietra vulcanica molto comune nelle terre che circondano il Vesuvio. Questa pietra è estremamente porosa e ciò permette il deposito di detriti e umidità al suo interno. Quindi dentro possono crescerci una serie di piante e piccoli animali e questo la rende una “”pietra viva””. Pertanto, dove l’argilla impermeabilizzante originale si è scrostata, è nata la vita.
Un processo naturale del tempo e una caratteristica che viene mantenuta nel progetto.
Non è quindi previsto alcun intervento sulla “”pelle”” della vasca (se non una manutenzione ordinaria ove necessaria).

POSIZIONE:
Piscina Mirabilis si trova a Bacoli, in provincia di Napoli, su una collina alta circa 15 m tra il mare e il Lago di Miseno.

IL MUSEO: (la richiesta del concorso è di progettare un percorso museale nella piscina romana)
Un altro punto chiave del progetto è la possibilità di godersi il panorama della Piscina così come le opere d’arte. Il tutto da diversi punti di vista.
Per questo, per la parte museale, il progetto prevede un elemento puntuale che abbia la capacità di massimizzare la visione dell’antica cisterna. Una passerella composta da parallelepipedi in vetro bianco brillante posizionati su diverse altezze. Le opere sono esposte singolarmente, ciascuna su un piedistallo posizionato sul pavimento della cisterna
o sopra uno dei parallelepipedi fluttuanti bianco brillante.

LA PIAZZA:
Eppure forse questo non basta. Per rilanciare la cisterna l’idea progettuale è quella di creare una piazza aperta al pubblico, non solo legata alla visita del museo ma che permetta di osservare la meraviglia della cisterna romana al suo interno. Impossibile che la vista suggestiva poi non attiri potenziali visitatori al museo. Per mantenere il contatto con la natura originaria del palazzo storico, la piazza e le strutture in essa contenute sono realizzate in tufo e progettate per creare tanti giardini verdi alternati a spazi aperti, camminamenti e sedute. Con piante rampicanti alle pareti e alberi sui tetti.

Principio compositivo: giustapposizione di elementi.
Posizionando prima gli elementi