I classificato: Vittoria Caffulli – VC
“La pelle ha un solo colore”
“«La pelle ha un colore», inizia con il racconto di Silvia Baraldini, donna italiana che ha combattuto per i diritti civili dei neri negli Stati Uniti. Il video porta in luce la situazione che hanno vissuto gli afroamericani in America alla fine degli anni 80’. Questa lotta è raccontata tramite l’emozione che prova nel danzare una giovane ragazza di nome Aurora. Aurora vive nel XXI e frequenta un’accademia di danza molto importante. La narrazione si sviluppa in ordine cronologico, ogni evento significativo di questa lotta è espresso da Aurora tramite la tipologia di ballo e quindi di movimento. I protagonisti principali sono le persone afroamericane, le loro emozioni vengono messe in primo piano.  Il progetto in questione è stato sviluppato lavorando sul tema, sulla musica e sull’immagine con l’intento di far riflettere sul passato, sul presente e sul futuro. Questi anni devono essere ricordati, bisogna sapere cosa è stato per vedere ciò che è ora, e ciò che sarà domani. La pelle ha un solo colore, il cuore ha un solo colore e ancora oggi, purtroppo, questo non viene accettato o addirittura non viene capito.”


II classificato: Lorenzo Alberti – IVC
“Lontani insieme”
“Per questo progetto ho deciso di raccogliere alcune fotografie apparentemente slegate tra loro. La mia intenzione era quella di dare un senso di progressione graduale alle foto, partendo da immagini completamente prive o con poche persone per descrivere il momento che stiamo vivendo e trasmettere un senso di disagio e mancanza di normalità. Ho scelto alcune foto e in particolare la dodicesima, per far pesare la distanza che siamo costretti a tenere gli uni con gli altri. Molte foto rappresentano o sono scattate all’interno di mezzi pubblici come tram e metropolitane, luoghi che in questo periodo essendo inutilizzabili sono abbandonati. Nell’ultima foto del tram sono presenti tante persone, perché ho voluto far coincidere la fine del lavoro con la fine del virus e quindi il ritorno alla normalità. Ho deciso di utilizzare come modello la sceneggiatura perché il mio intento era quello di raccontare una storia, al posto della descrizione della scena ho preferito usare citazioni che racchiudessero parte del significato delle foto.”


III classificato: Donovan Pontoriero – IVC
“Il Vicolo Maledetto”
Il Vicolo Maledetto, 4 min, 2020